La prevenzione dentale
La prevenzione è sicuramente una delle migliori risposte per curare i disturbi del cavo orale e dei denti, soprattutto se avviata in età infantile, concordata e supervisionata dal dentista di famiglia.
Alle sedute di igiene orale professionali svolte in studio dentistico deve corrispondere la pratica della corretta igiene orale a casa propria. I controlli frequenti dall’odontoiatra risultano fondamentali, soprattutto nei pazienti con familiarità per carie e malattia parodontale.
Questo vale naturalmente anche per i bambini. In tal caso il dentista potrà ricorrere ad applicazioni topiche di fluoro o alla “sigillatura dei solchi” con compositi fluidi. Si tratta di soluzioni entrambe molto utili.
A casa, invece, per i più piccoli è consigliabile cominciare per gioco a praticare la propria igiene orale quotidiana. Si può iniziare con uno spazzolino morbido 2-3 volte al giorno, insegnando tutti i movimenti di pulizia dei denti e creando l’abitudine a farlo sempre dopo ogni pasto.
Consigli pratici dal dentista per le mamme
Ecco qualche consiglio pratico per le mamme:
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- Allattare al seno: la suzione aiuta il corretto e armonico sviluppo della bocca nei primi mesi di vita.
- Pulire le gengive con garzine umide dopo i pasti e con l’aiuto di uno spazzolino morbido. Insegnate, facendolo prima voi, i movimenti che i bambini dovranno imitare.
- Dopo i due anni allontanate l’uso del ciuccio. Non spalmarlo di miele o zucchero e cercate di evitare l’uso di cibi zuccherini perché da essi derivano acidi cariogeni. E’ importante che dopo ogni pasto il bimbo utilizzi lo spazzolino per eliminare residui di cibo dai denti: allenatelo al gesto, rimarrà per tutta la vita.
E poi portatelo dal vostro dentista di fiducia, fatelo diventare una figura di positiva, non traumatica. Un rapporto sereno sin da piccoli servirà a fare prevenzione vera; ad intercettare le carie in fase iniziale; ad evitare terapie traumatiche precoci.
Prevenzione dentale dai 12-13 anni
Dai 12-13 anni in poi l’igiene domiciliare potrà già avvalersi di presidi ancora più efficaci: il filo interdentale, lo scovolino per la detersione di spazi interstiziali più ampi, lo spazzolino elettrico possono diventare armi importanti, da utilizzare però sempre sotto il controllo del proprio dentista. Fondamentale sarà dunque instaurare un rapporto di fiducia con il proprio specialista, che, qualora il paziente desideri con reale motivazione essere guidato in questo percorso di prevenzione, potrà offrire un servizio di richiami personalizzati con telefonate, sms o email.
Somministrare il fluoro o no?
Ecco uno degli interrogativi che preoccupa genitori, pediatri e odontoiatri.
Le nuove linee guida del Ministero della Salute indicano il fluoro come uno degli oligoelementi più importanti insieme al calcio, nello sviluppo dei denti, con un’azione di remineralizzazione dello smalto soprattutto se messo a contatto con il dente. Si rivaluta in tal modo l’applicazione topica, mediante dentifrici al fluoro rispetto alla somministrazione di compresse per via orale, con l’utilizzo dello spazzolino già dai primi sei mesi di vita.
La somministrazione per bocca rimane comunque importante per quei bambini che, dopo una visita odontoiatrica risultano essere particolarmente cariorecettivi.
A partire poi dai 4-5 anni di età, il dentista potrà applicare delle paste in gel per uso topico ad una maggiore concentrazione di fluoro e per uso esclusivo all’interno dello studio dentistico. Ovviamente il tutto va accompagnato da una grande attenzione all’alimentazione.
Visite regolari dal dentista
In conclusione visite regolari dal dentista sono fondamentali per evitare l’insorgenza di complicanze.
Per questo ANDI – Associazione Nazionale Dentisti Italiani – promuove annualmente iniziative promozionali di prevenzione e sensibilizzazione.
Questo modello ha fatto sì che la salute orale degli italiani sia oggi tre le migliori di Europa.