Iniziamo questi ultimi due mesi di lavoro prima delle vacanze, con una serie di articoli dedicati alle famiglie che ci seguono da anni e che hanno sempre apprezzato l’idea di un dentista di famiglia come riferimento per ogni tipo di terapia, mano e mente per ogni componente del gruppo familiare.
Sappiamo che la nostra professione, in tutti questi anni, ha subito una evoluzione talmente rapida che è stato veramente complicato aggiornarsi ed attrezzarsi su tutti i fronti, per soddisfare le richieste nelle varie specialità della odontoiatria.
A tal punto che molti studi si sono dotati di colleghi altamente specializzati, ad esempio in implantologia, piuttosto che in chirurgia parodontale, o in tecnologia digitale.
Spesso però, secondo la mia esperienza, il cambio di mano non sempre è stato accettato con facilità dai pazienti; non è detto che più figure professionali, presenti nell’ambito dello studio, entrino contemporaneamente ed in egual modo in sintonia con la gente.
E, come succede con il medico di famiglia, spesso, il successo di una terapia è figlio di una simbiosi consolidata nel tempo con una figura familiare e confortevole, piuttosto che di un lavoro di equipe, anche se altamente specializzato. Noi abbiamo scelto questa soluzione, forse più tradizionale, ma anche per certi versi molto impegnativa , sia per la formazione continua in tutte le branche odontoiatriche di cui necessita, che per l’organizzazione interna che richiede.
Forse questa scelta è solo figlia di una eredità culturale, di decine di anni di lavoro e di generazioni di famiglie, ma in fondo il motore che muove la nostra giornata è e sarà sempre il sorriso dei nostri pazienti.
Riccardo e Federica Figlioli