Ormai tutti sanno che gli impianti fanno parte di una odontoiatria estremamente collaudata e di grande affidabilità. La tecnologia ha sviluppato innumerevoli evoluzioni sui materiali utilizzati (dal titanio alla bio ceramica), sulla predicibilita’ degli interventi (con l’utilizzo della radiologia Cone Bean), e sulla invasivita’ sempre minore con l’uso delle metodiche chirurgiche “guidate”.
L’utilizzo di innesti ossei e di membrane di collagene minimizzano sia il riassorbimento osseo nei siti post-estrattivi che l’eccessivo assottigliamento dei tessuti molli, la cui gestione è estremamente delicata per garantire un buon risultato estetico.
Tutta questa evoluzione ha coinvolto anche il comparto protesico con lo sviluppo di metodiche CAD-CAM per la realizzazione di manufatti protesici di altissima precisione.
Ma sembra subire un incremento anche l’insorgenza delle perimplantiti, infezioni batteriche che si sviluppano attorno agli impianti, contro cui ancora non sono stati trovati rimedi realmente efficaci. Tutto ciò forse dipende dal grande numero degli impianti che oggi vengono inseriti, da un eccesso di fiducia aggravato dalla mancanza di una severa selezione dei casi, da un numero sempre crescente di case produttrici in tutto il mondo, che per vendere a costi competitivi forse riducono la qualità dei loro sistemi di produzione.
Come sempre, l’utilizzo di tecniche di alta specializzazione richiede alta professionalità da parte di chi le esegue e l’uso di materiali di prima scelta. In altre parole non sempre il ” low cost” alla lunga …..paga.