Impianti e dentiere
Abbiamo dedicato questa sezione del sito all’implantologia, perchè sappiamo quanto la mancanza di tutti i denti e la conseguente realizzazione di una dentiera, soprattutto nell’arcata inferiore, è una delle terapie odontoiatriche che più difficilmente sono accettate dai nostri pazienti. In parte per l’invasività di tale protesi in bocca, ma soprattutto per la sensazione di instabilità dovuta al fatto che le inserzioni muscolari e i conseguenti movimenti ne determinano il sollevamento con i problemi che ne conseguono.
Purtroppo l’utilizzo di polverine o pomate adesive poco aiuta: la dentiera nuota spesso in bocca e la colpa per il paziente è sempre del dentista.
Tuttavia quasi sempre abbiamo la possibilità di inserire nell’osso, nella zona frontale, due soli impianti, evitando dunque chirurgia troppo cruenta. A questi è possibile ancorare in vari modi la dentiera inferiore per renderla stabile. È questa, dunque, se non si possono inserire almeno 5 viti per realizzare una protesi fissa, una soluzione meno invasiva e meno costosa per migliorare comfort e funzione nei pazienti edentuli.
“La prevenzione è l’unica reale filosofia che allontana lo spettro di protesi complesse e costose”
Gli impianti: soluzioni collaudate e affidabili
Ormai tutti sanno che gli impianti fanno parte di una odontoiatria estremamente collaudata e di grande affidabilità. La tecnologia ha sviluppato innumerevoli evoluzioni sui materiali utilizzati (dal titanio alla bio ceramica), sulla predicibilita’ degli interventi (con l’utilizzo della radiologia Cone Bean), e sulla invasivita’ sempre minore con l’uso delle metodiche chirurgiche “guidate”.
L’utilizzo di innesti ossei e di membrane di collagene minimizzano sia il riassorbimento osseo nei siti post-estrattivi che l’eccessivo assottigliamento dei tessuti molli, la cui gestione è estremamente delicata per garantire un buon risultato estetico.
In questa evoluzione anche la protesi, con lo sviluppo di metodiche CAD-CAM per la realizzazione di manufatti protesici, è di altissima precisione.
Ma sembra subire un incremento anche l’insorgenza delle perimplantiti, infezioni batteriche che si sviluppano attorno agli impianti, contro cui ancora non sono stati trovati rimedi realmente efficaci. Tutto ciò forse dipende dal grande numero degli impianti che oggi vengono inseriti, da un eccesso di fiducia aggravato dalla mancanza di una severa selezione dei casi, da un numero sempre crescente di case produttrici in tutto il mondo, che per vendere a costi competitivi forse riducono la qualità dei loro sistemi di produzione.
L’alta specializzazione richiede alta professionalità da parte di chi le esegue e sempre l’utilizzo di materiali di prima scelta. In altre parole non sempre il ” low cost” alla lunga …..paga.
Implantologia e terapie chirurgiche
Negli ultimi 20 anni la professione dentistica si è notevolmente evoluta. Ci siamo ritrovati a dover eseguire nel nostro studio, con una apparente semplicità, terapie chirurgiche prima impensabili, e generalmente demandate a strutture ospedaliere o ad ambienti sanitari adeguatamente attrezzati. Impronte, carie e terapie canalari hanno lasciato il posto ad estrazioni di terzi molari inclusi, ad apicectomie, a chirurgie ossee e mucogengivali, ad innesti ossei, ad implantologia CBCT guidata. Insomma una rivoluzione copernicana, per la quale ci siamo dovuti aggiornare ed organizzare nei nostri studi dentistici con personale formato ed attrezzature di nuova generazione.
Ed i nostri pazienti che ne pensano? In realtà sono generalmente molto soddisfatti che il loro dentista di fiducia si aggiorni e si organizzi meglio nel loro interesse. Ma alcuni di loro che, una volta seduti sulla nostra poltrona, non riescono a sottrarsi ad ansia, crisi di panico, insofferenza, crisi ipertensive, tachicardia, che ci costringono ad una maggiore attenzione nei confronti del loro stato, piuttosto che a concentrarci sul nostro operato di chirurgia odontoiatrica. Proprio in questi casi, abbiamo preferito dunque avvalerci di una figura professionale più adeguata nel controllo dei parametri vitali del paziente durante l’intervento, cioè dell’anestesista, che ci consentisse di lavorare in condizioni di migliore serenità e concentrazione. I risultati sono stati eccellenti, sia dal nostro punto di vista, che soprattutto da quello del paziente, il quale ha percepito questo maggiore grado di attenzione, migliorando la sua predisposizione all’intervento ed addirittura percependo una maggiore efficacia della anestesia locale. Rinnoviamo dunque senza timore la nostra professione di dentisti, con entusiasmo e dedizione, , ma garantendo sempre il massimo della sicurezza e del confort ai nostri assistiti.
Dott. Riccardo Figlioli
Medico, specialista in Odontostomatologia presso l’Università di Palermo.
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