Negli ultimi 20 anni la nostra professione si è notevolmente evoluta.
Ci siamo ritrovati a dover eseguire in studio, con una apparente semplicità, terapie chirurgiche prima impensabili, e generalmente demandate a strutture ospedaliere o ad ambienti sanitari adeguatamente attrezzati.
Impronte, carie e terapie canalari hanno lasciato il posto ad estrazioni di terzi molari inclusi, ad apicectomie, a chirurgie ossee e mucogengivali, ad innesti ossei, ad impiantologia CBCT guidata. Insomma una rivoluzione copernicana, per la quale ci siamo dovuti aggiornare ed organizzare nei nostri studi con personale formato ed attrezzature di nuova generazione.
Ed i nostri pazienti che ne pensano? In realtà sono generalmente molto soddisfatti che il loro dentista di fiducia si aggiorni e si organizzi meglio nel loro interesse. Ma alcuni di loro che devono sottoporsi a terapie chirurgiche, una volta seduti sulla nostra poltrona, non riescono a sottrarsi ad ansia, crisi di panico, insofferenza, crisi ipertensive, tachicardia, che ci costringono ad una maggiore attenzione nei confronti del loro stato, piuttosto che a concentrarci sul nostro operato di chirurgia odontoiatrica.
Proprio in questi casi, abbiamo preferito dunque avvalerci di una figura professionale più adeguata nel controllo dei parametri vitali del paziente durante l’intervento, cioè dell’anestesista, che ci consentisse di lavorare in condizioni di migliore serenità e concentrazione.
I risultati sono stati eccellenti, sia dal nostro punto di vista, che soprattutto da quello del paziente, il quale ha percepito questo maggiore grado di attenzione, migliorando la sua predisposizione all’intervento ed addirittura percependo una maggiore efficacia della anestesia locale.
Rinnoviamo dunque senza timore la nostra professione, con entusiasmo e dedizione, , ma garantendo sempre il massimo della sicurezza e del confort ai nostri assistiti.
Dott.Riccardo Figlioli